Colazione dal garagista
Assessment in pista
12 ottobre 2021 agvs-upsa.ch – Per il partner di assistenza ufficiale per Ferrari e Maserati, la Octane 126 AG, l’attività quotidiana è strettamente legata all’automobilismo sportivo. Nell’officina dell’imponente edificio di nuova costruzione non esistono team separati. Il diagnostico d’automobili Riet Bulfoni, classificatosi ottavo per l’UPSA al campionato mondiale delle professioni 2017 ad Abu Dhabi, spiega perché.
L'imponente edificio del nuovo garage proprio accanto all'autostrada e al centro commerciale Glatt. Foto: AGVS media
jas. «Non siamo un’officina classica» afferma con un sorriso Sylvia Matitschka, responsabile Marketing, Communication & Sales presso la Octane 126 AG. E ha proprio ragione! Il garage si trova accanto all’autostrada. Sull’ex area della fabbrica di rubinetterie Arwa Armaturenfabrik Wallisellen sorgono ora un moderno edificio per uffici di 18 piani, un hotel della catena B&B e naturalmente i nuovi locali commerciali degli specialisti Ferrari e Maserati con l’imponente facciata in vetro e mattoni a vista.
L’azienda di Zurigo opera come partner ufficiale dell’assistenza Ferrari e Maserati non solo fornendo una consulenza professionale su auto da corsa e sportive, ma anche partecipando attivamente al mondo delle corse con un proprio team. Questo, da un lato, crea credibilità presso i clienti e dall’altro pone delle sfide particolari al team dell’officina. «Sicuramente non si tratta del classico lavoro. Richiede passione e coinvolgimento», spiega Riet Bulfoni. In occasione dei campionati mondiali delle professioni 2017 ad Abu Dhabi, il diagnostico d’automobili grigionese si è classificato ottavo e ora non solo è a capo della Ferrari 488 GT3, ma è anche capofficina dall’azienda specializzata nell’assistenza Ferrari.
Il bolide Ferrari da corsa da 670 CV di Octane 126 durante un pit stop. Foto: Octane 126
Il team di Octane 126 ha partecipato per la prima volta nel 2013 alla Ferrari Challenge e ha vinto lo stesso anno il primo titolo mondiale della serie Trofeo Pirelli Pro. Dopo altri tre titoli mondiali e quattro europei, è diventato uno dei team privati di maggior successo al mondo. Il team svizzero vuole anche essere il primo team Ferrari a vincere la 24 ore al Nürburgring e conquistare l’«Inferno verde». Attualmente il bolide da corsa si trova in un angolo dell’officina. «È la <mia auto>, dice Riet Bulfoni mentre gli si illuminano gli occhi. «Il coronavirus ha sconvolto profondamente anche la stagione degli sport motoristici, ma siamo felici di poter ripartire.» A differenza dei team di officina, l’azienda di Zurigo è interamente gestita dai proprietari e qui non esistono due team: gli specialisti per la pista e quelli per la vita di tutti i giorni. «Da noi tutti remano nella stessa direzione. Insieme siamo più forti. E tutti i nostri clienti traggono vantaggio dall’esperienza in pista», spiega Bulfoni.
Il diagnostico automobilistico Riet Bulfoni si è diplomato per l'AGVS all'ottavo posto ai campionati mondiali professionali 2017. Foto: AGVS media
La visita del garage prosegue nel seminterrato, dove una nuova Ferrari di serie esce dal lavaggio – ogni auto viene pulita a mano e con idropulitrice ad alta pressione – per tornare nell’ascensore che collega i singoli piani dell’Octane 126. «Possiamo sbrigare tutto internamente. L’auto arriva, viene riparata e preparata e non lascia l’edificio finché non è riconsegnata al cliente», spiega Matitschka. Qui sotto si trova anche una sezione speciale, con ricircolo d’aria proprio e pressione negativa, dove è possibile lavorare su parti in carbonio e revisioni di motori e trasmissioni per evitare che polvere o particelle di sporco mettano a repentaglio il successo della gara. Grazie al grande know-how tecnico del team e all’esperienza maturata nel mondo delle corse, la revisione parziale o completa di un motore o di un cambio non si limita solo alla sostituzione delle parti difettose. «Su richiesta del cliente, ottimizziamo o modifichiamo i rapporti di trasmissione», spiega Sylvia Matitschka.
Si prosegue con l’ascensore fino al primo piano: qui ci sono 1000 metri quadrati di spazio per i veicoli dei clienti, che il team addetto alle vendite cerca di vendere a nuovi proprietari. «Con questo servizio alleggeriamo il proprietario in tutte le questioni legate alla vendita e tuteliamo la sua privacy», spiega Matitschka. L’auto è sottoposta a un controllo completo, vengono registrati ed eseguiti tutti i lavori necessari affinché il veicolo possa essere venduto in condizioni ottimali con l’etichetta «Ferrari Approved» o con la garanzia Maserati Extended. Octane 126 si occupa anche dell’intera procedura di vendita. Al piano di sopra, in un ambiente asciutto e perfettamente climatizzato, altri veicoli dei clienti attendono il loro prossimo viaggio. «Offriamo ai clienti un servizio di ritiro e consegna in tutta la Svizzera, consegniamo e trasportiamo naturalmente i veicoli anche in altre destinazioni – di recente abbiamo portato una Ferrari a St. Tropez», spiega Matitschka passeggiando tra le lussuose automobili. «Se possibile, prima della consegna impieghiamo una mezza giornata per esaminare il tutto a fondo prima che il cliente possa partire.»
Un ascensore porta la Ferrari dall'area di lavaggio fino allo showroom. Foto: AGVS media
Si torna al piano terra, dove Riet Bulfoni e i suoi colleghi continuano a lavorare diligentemente su diversi veicoli dietro una grande parete di vetro, visibili a ogni cliente. Due collaboratori della Octane 126 stanno riposizionando la copertura del potente motore da corsa della 488 Challenge Racer da 670 CV, nella tipica veste blu scuro con i richiami arancioni del team. Per evitare che i collaboratori si annoino, il garage sta entrando in un altro settore di attività. «Noi la chiamiamo <Recreation> perché appunto si tratta di ricreare un veicolo», spiega Matitschka. «La base è costituita da una youngtimer nelle sue condizioni normali.» Oltre all’aspetto estetico, a seconda delle esigenze del cliente possiamo eseguire una trasformazione radicale. In aggiunta alle nuove tecnologie e all’elettronica, il team Octane 126 interviene sotto il venerabile cofano per rendere il veicolo un pezzo unico. Attualmente sta lavorando a una Alfa Romeo Spider, ma anche una Lancia 037, classico modello da rally, e una Maserati Biturbo sono già in attesa della loro rinascita.
Questa Alfa Romeo Spider è data una nuova vita. Fonte: Octane 126
Come si possono trovare gli apprendisti adatti e dotati della passione necessaria per un’azienda così straordinaria? «Per molti – anche per me – è naturalmente un sogno lavorare in un garage Ferrari che pratica anche le gare automobilistiche», ammette Bulfoni che, grazie alle sue solide conoscenze e al perfezionamento come diagnostico d’automobili, ma anche alla sua esperienza nei vari concorsi professionali per l’UPSA, possiede i migliori presupposti per svolgere questo lavoro. «Riceviamo sempre molte candidature. Poi – come di consueto – si tiene un colloquio di presentazione e quindi si scende in pista». Come prego? «Sì, ha sentito bene, l’assessment si svolge in pista. Perché lì non ci si può nascondere. Lì bisogna dare prova di spirito di squadra, resistere allo stress e lavorare bene anche se si è potuto dormire poco. In questo modo capiamo subito se apprendisti o collaboratori fanno al caso nostro».
Presso il partner ufficiale di assistenza di Ferrari e Maserati, Octane 126 AG, gli stessi dipendenti lavorano sui veicoli di produzione dei clienti e sulle auto da corsa. Foto: AGVS media
Riet Bulfoni chiarisce anche che nel settore delle corse non si può semplicemente prendere il telefono e dire al cliente che la consegna è ritardata a causa di un problema che richiede più tempo del previsto, ma bisogna trovare una soluzione in tempo per l’inizio della gara. «Questo è un allenamento anche per la vita di tutti i giorni. Ovviamente a volte le giornate lavorative sono lunghe, ma sapevo fin dall’inizio cosa mi aspettava», ammette il campione europeo delle professioni del 2016. «Inoltre è naturalmente molto entusiasmante trovare nuove soluzioni insieme a ingegneri, meccanici e piloti.» Grazie alla sua buona formazione, il 26enne ha fatto rapidamente carriera e ha trovato il lavoro dei suoi sogni. Consiglierebbe quindi anche ai giovani meccatronici il perfezionamento come diagnostico d’automobili? «Per la comprensione tecnica d’insieme, il pensiero analitico e l’individuazione degli errori è sicuramente utile, ma non fa per tutti», ammette il grigionese, che aggiunge con un sorriso compiaciuto prima di tornare in officina: «inoltre, un capo officina ha anche bisogno di ingegneri meccatronici ben preparati e non solo di diagnostici nel suo team.»
L'imponente edificio del nuovo garage proprio accanto all'autostrada e al centro commerciale Glatt. Foto: AGVS media
jas. «Non siamo un’officina classica» afferma con un sorriso Sylvia Matitschka, responsabile Marketing, Communication & Sales presso la Octane 126 AG. E ha proprio ragione! Il garage si trova accanto all’autostrada. Sull’ex area della fabbrica di rubinetterie Arwa Armaturenfabrik Wallisellen sorgono ora un moderno edificio per uffici di 18 piani, un hotel della catena B&B e naturalmente i nuovi locali commerciali degli specialisti Ferrari e Maserati con l’imponente facciata in vetro e mattoni a vista.
L’azienda di Zurigo opera come partner ufficiale dell’assistenza Ferrari e Maserati non solo fornendo una consulenza professionale su auto da corsa e sportive, ma anche partecipando attivamente al mondo delle corse con un proprio team. Questo, da un lato, crea credibilità presso i clienti e dall’altro pone delle sfide particolari al team dell’officina. «Sicuramente non si tratta del classico lavoro. Richiede passione e coinvolgimento», spiega Riet Bulfoni. In occasione dei campionati mondiali delle professioni 2017 ad Abu Dhabi, il diagnostico d’automobili grigionese si è classificato ottavo e ora non solo è a capo della Ferrari 488 GT3, ma è anche capofficina dall’azienda specializzata nell’assistenza Ferrari.
Il bolide Ferrari da corsa da 670 CV di Octane 126 durante un pit stop. Foto: Octane 126
Il team di Octane 126 ha partecipato per la prima volta nel 2013 alla Ferrari Challenge e ha vinto lo stesso anno il primo titolo mondiale della serie Trofeo Pirelli Pro. Dopo altri tre titoli mondiali e quattro europei, è diventato uno dei team privati di maggior successo al mondo. Il team svizzero vuole anche essere il primo team Ferrari a vincere la 24 ore al Nürburgring e conquistare l’«Inferno verde». Attualmente il bolide da corsa si trova in un angolo dell’officina. «È la <mia auto>, dice Riet Bulfoni mentre gli si illuminano gli occhi. «Il coronavirus ha sconvolto profondamente anche la stagione degli sport motoristici, ma siamo felici di poter ripartire.» A differenza dei team di officina, l’azienda di Zurigo è interamente gestita dai proprietari e qui non esistono due team: gli specialisti per la pista e quelli per la vita di tutti i giorni. «Da noi tutti remano nella stessa direzione. Insieme siamo più forti. E tutti i nostri clienti traggono vantaggio dall’esperienza in pista», spiega Bulfoni.
Il diagnostico automobilistico Riet Bulfoni si è diplomato per l'AGVS all'ottavo posto ai campionati mondiali professionali 2017. Foto: AGVS media
La visita del garage prosegue nel seminterrato, dove una nuova Ferrari di serie esce dal lavaggio – ogni auto viene pulita a mano e con idropulitrice ad alta pressione – per tornare nell’ascensore che collega i singoli piani dell’Octane 126. «Possiamo sbrigare tutto internamente. L’auto arriva, viene riparata e preparata e non lascia l’edificio finché non è riconsegnata al cliente», spiega Matitschka. Qui sotto si trova anche una sezione speciale, con ricircolo d’aria proprio e pressione negativa, dove è possibile lavorare su parti in carbonio e revisioni di motori e trasmissioni per evitare che polvere o particelle di sporco mettano a repentaglio il successo della gara. Grazie al grande know-how tecnico del team e all’esperienza maturata nel mondo delle corse, la revisione parziale o completa di un motore o di un cambio non si limita solo alla sostituzione delle parti difettose. «Su richiesta del cliente, ottimizziamo o modifichiamo i rapporti di trasmissione», spiega Sylvia Matitschka.
Si prosegue con l’ascensore fino al primo piano: qui ci sono 1000 metri quadrati di spazio per i veicoli dei clienti, che il team addetto alle vendite cerca di vendere a nuovi proprietari. «Con questo servizio alleggeriamo il proprietario in tutte le questioni legate alla vendita e tuteliamo la sua privacy», spiega Matitschka. L’auto è sottoposta a un controllo completo, vengono registrati ed eseguiti tutti i lavori necessari affinché il veicolo possa essere venduto in condizioni ottimali con l’etichetta «Ferrari Approved» o con la garanzia Maserati Extended. Octane 126 si occupa anche dell’intera procedura di vendita. Al piano di sopra, in un ambiente asciutto e perfettamente climatizzato, altri veicoli dei clienti attendono il loro prossimo viaggio. «Offriamo ai clienti un servizio di ritiro e consegna in tutta la Svizzera, consegniamo e trasportiamo naturalmente i veicoli anche in altre destinazioni – di recente abbiamo portato una Ferrari a St. Tropez», spiega Matitschka passeggiando tra le lussuose automobili. «Se possibile, prima della consegna impieghiamo una mezza giornata per esaminare il tutto a fondo prima che il cliente possa partire.»
Un ascensore porta la Ferrari dall'area di lavaggio fino allo showroom. Foto: AGVS media
Si torna al piano terra, dove Riet Bulfoni e i suoi colleghi continuano a lavorare diligentemente su diversi veicoli dietro una grande parete di vetro, visibili a ogni cliente. Due collaboratori della Octane 126 stanno riposizionando la copertura del potente motore da corsa della 488 Challenge Racer da 670 CV, nella tipica veste blu scuro con i richiami arancioni del team. Per evitare che i collaboratori si annoino, il garage sta entrando in un altro settore di attività. «Noi la chiamiamo <Recreation> perché appunto si tratta di ricreare un veicolo», spiega Matitschka. «La base è costituita da una youngtimer nelle sue condizioni normali.» Oltre all’aspetto estetico, a seconda delle esigenze del cliente possiamo eseguire una trasformazione radicale. In aggiunta alle nuove tecnologie e all’elettronica, il team Octane 126 interviene sotto il venerabile cofano per rendere il veicolo un pezzo unico. Attualmente sta lavorando a una Alfa Romeo Spider, ma anche una Lancia 037, classico modello da rally, e una Maserati Biturbo sono già in attesa della loro rinascita.
Questa Alfa Romeo Spider è data una nuova vita. Fonte: Octane 126
Come si possono trovare gli apprendisti adatti e dotati della passione necessaria per un’azienda così straordinaria? «Per molti – anche per me – è naturalmente un sogno lavorare in un garage Ferrari che pratica anche le gare automobilistiche», ammette Bulfoni che, grazie alle sue solide conoscenze e al perfezionamento come diagnostico d’automobili, ma anche alla sua esperienza nei vari concorsi professionali per l’UPSA, possiede i migliori presupposti per svolgere questo lavoro. «Riceviamo sempre molte candidature. Poi – come di consueto – si tiene un colloquio di presentazione e quindi si scende in pista». Come prego? «Sì, ha sentito bene, l’assessment si svolge in pista. Perché lì non ci si può nascondere. Lì bisogna dare prova di spirito di squadra, resistere allo stress e lavorare bene anche se si è potuto dormire poco. In questo modo capiamo subito se apprendisti o collaboratori fanno al caso nostro».
Presso il partner ufficiale di assistenza di Ferrari e Maserati, Octane 126 AG, gli stessi dipendenti lavorano sui veicoli di produzione dei clienti e sulle auto da corsa. Foto: AGVS media
Riet Bulfoni chiarisce anche che nel settore delle corse non si può semplicemente prendere il telefono e dire al cliente che la consegna è ritardata a causa di un problema che richiede più tempo del previsto, ma bisogna trovare una soluzione in tempo per l’inizio della gara. «Questo è un allenamento anche per la vita di tutti i giorni. Ovviamente a volte le giornate lavorative sono lunghe, ma sapevo fin dall’inizio cosa mi aspettava», ammette il campione europeo delle professioni del 2016. «Inoltre è naturalmente molto entusiasmante trovare nuove soluzioni insieme a ingegneri, meccanici e piloti.» Grazie alla sua buona formazione, il 26enne ha fatto rapidamente carriera e ha trovato il lavoro dei suoi sogni. Consiglierebbe quindi anche ai giovani meccatronici il perfezionamento come diagnostico d’automobili? «Per la comprensione tecnica d’insieme, il pensiero analitico e l’individuazione degli errori è sicuramente utile, ma non fa per tutti», ammette il grigionese, che aggiunge con un sorriso compiaciuto prima di tornare in officina: «inoltre, un capo officina ha anche bisogno di ingegneri meccatronici ben preparati e non solo di diagnostici nel suo team.»
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